IN_VISIBILE, 2015 Installazione, carta pergamina, filo, colla; penne e piume di aquila, falco e altri, filo d’acciaio e di carbonio; dimensioni variabili. Una personale riflessione sulla ricerca identitaria tra necessità di approfondimento, desiderio di visibilità e urgenza di riconoscimento, scaturita dall’incontro con la scultrice Marcello/Adèle d’Affry (1836-1879). Con il proprio intervento dedicato a Marcello/Adèle d'Affry, l'artista ticinese Luisa Figini coltiva l'ambivalenza. Parte da due indumenti - un camice di lavoro e una mantella elegante - (…) e li traduce in nuovi capi i quali non solo risultano privati della funzionalità di primo livello (non possono vestire né coprire), ma perdono in un certo senso le proprie caratteristiche oggettuali: il materiale trasparente nel quale sono confezionati li rende quasi evanescenti (…); un materiale che astrae, semplifica, scarica del colore, genera ambiguità. A queste due opere, Luisa Figini aggiunge un dono: un manto di piume con il quale offre a Marcello una rigenerazione quasi onirica, fatta di colore, odore, vita. (Vito Calabretta) IN-VISIBILE, Mostra “Marcello, Adèle d’Affry (1836 – 1879), Museo Vincenzo Vela, CH-Ligornetto IN-VISIBLE installazione nella mostra: Marcello, femme artiste, entre cour et bohème, Musée des Suisses dans le Monde, Pregny-Chambésy (Genève) |